LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

Contrariamente a come si potrebbe pensare, l’infiammazione non è un processo negativo dell’organismo. Tutt’altro, è un meccanismo di difesa che il nostro organismo attiva quando c’è un danno a carico di un tessuto, e l’infiammazione serve a limitare il danno e favorire la guarigione. Talvolta però il processo infiammatorio perdura a lungo, diventa cronico, e quindi patologico.

  • Gli antibatterici chinolonici sono una tipologia di farmaco antibiotico che viene utilizzato per trattare serie infezioni pediatriche e dell’età adulta (6)(3).
  • Sulla base dei risultati dei controlli antidoping effettuati e raccolti in un report pubblicato con cadenza semestrale sul sito del Ministero della Salute, è possibile osservare come proprio tra gli atleti non professionisti l’utilizzo illecito di anabolizzanti sia alquanto diffuso.
  • I FANS sono sospettati di alterare il controllo farmacologico dell’ipertensione soprattutto in soggetti in trattamento con ACE-inibitori e beta-bloccanti.
  • Ad oggi infatti non sono ancora chiari i fattori che possono portare ad una riacutizzazione della malattia.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi abbreviano la durata dell’attacco, riducendone anche la gravità, sebbene la risposta al cortisonico sia variabile da individuo ad individuo e da ricaduta a ricaduta. È improbabile che pazienti con normale funzione renale sviluppino AKI secondaria all’uso di FANS contrariamente a quanto può accadere in pazienti con storia di ipertensione arteriosa, nota insufficienza renale, scompenso cardiaco congestizio, diabete mellito, cirrosi epatica scompensata. Inoltre, l’uso concomitante di altri farmaci potenzialmente nefrotossici (aminoglicosidi, cisplatino, mezzo di contrasto iodato, etc,) in presenza di fattori precipitanti (ipovolemia) possono aumentare il rischio di indurre AKI principalmente, ma non esclusivamente, dovuto a Nefrite Interstiziale Acuta (NIA). Solitamente vengono trattate con l’utilizzo di terapia a base di steroidi ad alte dosi (il cosiddettobolo steroideo), somministrata per pochi giorni, per contrastare la durata e la gravità dell’attacco. Può succedere che le ricadute più leggere si risolvano anche senza trattamento farmacologico. Dopo la fase acuta, i sintomi possono regredire completamente senza lasciare strascichi; in altri casi, invece, il recupero non è completo e si può verificare un peggioramento di alcune condizioni.

Quali sono gli effetti fisiologici dei glucocorticoidi?

Hanno per lo più effetti anabolici, ossia provocano la crescita dell’apparato muscolo-scheletrico ed effetti androgeni di sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili. Pazienti che prendono dosaggi terapeutici di colchicina per un periodo prolungato possono andare incontro a miopatia prossimale combinata a polineuropatia soprattutto se i soggetti già soffrono di insufficienza renale e se fanno già uso di ciclosporina. La presentazione clinica oltre alla debolezza dei muscoli prossimali evidenzia areflessia distale e perdita della sensibilità (28).

  • I FANS agiscono andando ad inibire le prostaglandine, degli enzimi che sono responsabili dell’infiammazione e che rinforzano il segnale del dolore.
  • Per contro, lo squilibrio che si crea tra COX-2 (inibita) e COX-1 (attiva) fa si che i COXIB possano modificare alcuni parametri della coagulazione del sangue.
  • Ma l’azione antidolorifica e antipiretica di alcune piante era già nota tra i Sumeri e nell’antico Egitto.
  • Lo sbilanciamento a favore della sintesi di LT (vasocostrittori) a causa dello shunt “COX to LOX” dei processi enzimatici ossidativi dell’AA può chiarire, almeno in parte, sia la genesi dell’ipertensione che dell’Insufficienza renale acuta da FANS.
  • Gli antinfiammatori steroidei hanno un utilizzo più specifico rispetto ai comuni FANS e mentre i FANS possono essere utilizzati in modo occasionale e sporadico, gli antinfiammatori steroidei necessitano invece di essere assunti in maniera regolare e per un periodo più prolungato.

Dal punto di vista medico gli anabolizzanti (steroidi anabolizzanti) sono utilizzati per curare gli uomini che non producono abbastanza testosterone (ipogonadismo), in determinati tipi di anemia e in alcune forme di deperimento cronico dei muscoli. Possono essere usati anche per curare alcuni tipi di cancro al seno.Data la loro potenziale pericolosità e la presenza di numerose controindicazioni, il loro utilizzo deve avvenire unicamente a seguito di prescrizione del medico e sotto il suo controllo. Gli antinfiammatori steroidei (cortisonici o corticosteroidi) derivano dal cortisone e agiscono bloccando il processo infiammatorio. Sono sintetizzati con una struttura simile al cortisolo (ormone naturale secreto dalle ghiandole surrenali) e sono in grado di modulare le reazioni infiammatorie.

LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

Gli effetti collaterali degli antinfiammatori steroidei sono direttamente proporzionali alla durata della terapia. Ai dosaggi usati per il trattamento di malattie, gli steroidi anabolizzanti causano https://wp.erigostore.co.id/2023/09/27/miglior-negozio-di-steroidi-una-nuova-scoperta-nel/ pochi problemi. Alcuni steroidi anabolizzanti iniettati nel corpo rimangono attivi per diverse settimane, mentre altri si trasformano rapidamente in forme inefficaci (1-2 giorni dopo l’ingestione).

Sono disponibili anche preparazioni da somministrare per via intramuscolare o endovenosa (indicate soprattutto nelle emergenze), per uso topico (pomate e creme), per uso inalatorio (aerosol, bombolette pressurizzate e spray nasali) e colliri. I glucocorticoidi si differenziano per come agiscono (parametri farmacodinamici, cioè potenza, attività antiinfiammatoria, glucocorticoide e mineralcorticoide), per dove vanno, per quanto tempo rimangono nell’organismo e per come vengono eliminati (parametri farmacocinetici, cioè emivita, volume di distribuzione e clearance). Questo articolo non vuole in alcun modo incitare all’uso improprio e illegale di farmaci, tantomeno a scopo dopante, in quanto il loro utilizzo senza supervisione e prescrizione medica specialistica è reato.

Una revisione sistematica di 29 studi12 ha confermato l’efficacia dello steroide inalatorio nel bambino con wheezing ricorrente in età prescolare con riduzione fino al 40% delle riacutizzazioni. Pertanto, oggi, l’indicazione a mettere in terapia di fondo con steroide un bambino con wheezing ricorrente in età prescolare non è tanto il fenotipo quanto la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni. Anche le linee guida GINA4 confermano queste indicazioni, indicando che nell’asma in età prescolare la terapia di scelta è lo steroide per via inalatoria a basso dosaggio, tenendo in considerazione come altra opzione gli antileucotrienici.

L’assenza di manifestazioni da iper-sensibilità allergica in presenza di un sedimento urinario normale sono elementi importanti per distinguere una NIA rispetto ad altre forme di danno renale come la necrosi tubulate acuta (NTA). Precedenti osservazioni di rari casi di acuta riduzione del GFR dopo somministrazione di inibitori non selettivi di COX in soggetti sani, aveva suggerito l’ipotesi di un ruolo di COX-1 nel mantenimento dell’emodinamica renale. Tuttavia è ormai noto che anche i COXIB possono indurre la stessa riduzione temporanea del GFR [27]. In considerazione della molteplicità delle popolazioni cellulari e dei siti di espressione di COX-2 lungo il nefrone, nell’interstizio della midollare e nei vasi e della varietà e complessità della funzione delle PG, non sorprende che esista una stretta interazione tra attività prostaglandinica e funzione renale.

Un recente studio nella popolazione anziana mostra che l’uso di dosi elevate e per periodi prolungati, indipendentemente dalla selettività per COX, aumenti significativamente il rischio di CKD [39]. I FANS rappresentano una classe ben nota di farmaci potenzialmente incriminati nella genesi di quadri di NIA [28]. NIA secondaria all’uso di FANS, così come le forme di NIA indotta da farmaci in genere, richiede una esposizione variabile da alcuni giorni a diverse settimane potendo insorgere, raramente, anche a distanza di tempo dall’inizio della terapia. Diversamente da altre forme di NIA indotta da farmaci, quella secondaria ai FANS generalmente presenta sintomi extrarenali, espressione più tipica della reazione immuno-allergica sistemica (rash cutaneo, febbre ed eosinofiluria), solo in una molto ridotta percentuale di casi [28]. Questi risultati devono però indurre cautela per il rischio di sottovalutazione dei potenziali problemi legato all’uso di FANS in soggetti vulnerabili in considerazione delle molteplici variabili connesse con l’insorgenza ed il rischio di danno d’organo da esposizione ai farmaci ed ai FANS nello specifico.

Gli steroidi in forma liquida si somministrano per iniezione in muscolo (per intramuscolo) o in vena (per endovena) attraverso una cannula (un tubicino sottile che viene introdotto nella vena). In questo caso possono essere somministrati sia in bolo (in dose massiva non frazionata nel tempo) sia goccia a goccia (durata dell’infusione circa 30 minuti). Gli steroidi possono essere somministrati anche attraverso il catetere venoso centrale che viene inserito sotto cute in una vena vicino alla clavicola. Gli antinfiammatori steroidei hanno un utilizzo più specifico rispetto ai comuni FANSe mentre i FANS possono essere utilizzati in modo occasionale e sporadico, gli antinfiammatori steroidei necessitano invece di essere assunti in maniera regolare e per un periodo più prolungato. Gli atleti possono assumere steroidi per un certo periodo, sospenderli e avviarli di nuovo più volte l’anno. Gli atleti usano spesso molti steroidi contemporaneamente (una pratica chiamata “assunzione impilata”), assumendoli per vie diverse (per via orale, per iniezione o per via transdermica).

Quali farmaci per trattare le polmoniti pediatriche? Conta sempre l’età del bambino

Il rischio di scompenso congestizio, la più seria complicanza della ritenzione idrosalina, è stata riportata come evento non frequente e stimabile intorno o inferiore a 1% [20]. I FANS tradizionali, non selettivi, sono in grado di inibire entrambe le isoforme di COX, mentre i più recenti COXIB presentano una alta specificità per la COX-2 mantenendo così il desiderato effetto antiinfiammatorio ma riducendo, ipoteticamente, gli effetti avversi ritenuti più strettamente legati al blocco della COX-1. Alla fine degli anni 90 furono così introdotti nel mercato FANS COX-2 selettivi (Celecoxib, Rofecoxib, Etoricoxib) per il trattamento del dolore e di infiammazione, ma disegnati per ridurre gli effetti indesiderati gastrici associati con i FANS tradizionali come Diclofenac.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *